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Vanna ha quattro anni e il sogno del pallone quando conosce "la stronza". La nemica piomba all'improvviso nel mondo pieno di giochi e cugini di una bambina come tante. Il vero nome della "stronza" è artrite idiopatica giovanile, e una volta arrivata non te la scolli più. Così Vanna, crescendo, capisce due cose. La prima: per combatterla bisogna corazzarsi da Daitarn 3, sferrare un maxi attacco solare e mantenere gli artigli affilati. La seconda: i mostri, tutti creati da "Lei", sbiadiscono se s'impara a sorridere. Una storia di scoperte, sabotaggi, ricordi. Di cadute spettacolari e coraggiose rinascite. Di battaglie consumate sulla cima di un tacco. Una penna ironica, leggera, che inquadra la bellezza del rifiorire, anche quando si è costretti a scendere dai décolleté.